Prof. Ezio Mognaschi

Il Prof. Ezio Mognaschi



Precursori elettromagnetici dei sismi

 

All'indomani dell'ennesimo eventuo sismico che ha colpito una vasta area del territorio italiano [ci si riferisce alla disastrosa scossa tellurica del 6 aprile 2009 verificatosi in Abruzzo, la più forte e distruttiva di uno sciame sismico iniziato alla fine del 2008 ed ancora in atto alla stesura dell'articolo], ancora non si sono sopiti gli effetti delle dichiarazioni di un ricercatore [omettiamo il nome per non creare ulteriori motivi di assenso/dissenso, visto che non è questo lo scopo dell'articolo] che studiando le concentrazioni del gas radon aveva predetto, anche se tempo e luogo non erano precisi, il terremoto che si è poi effettivamente verificato.

In un recente passato nemmeno troppo distante (siamo nel 1998) il professor Ezio Roberto Mognaschi, docente di Fisica presso l'Università di Pavia, radioamatore con nominativo IW2GOO e socio attivo dell'AIR, si era ritagliato un certo spazio di notorietà non solo nazionale con i suoi studi sulle onde radio a bassissima frequenza come precursori sismici. Il suoi lavori e le sue ricerche non rimasero isolate agli studiosi o ai soli addetti ai lavori italiani. Furono anni di intensi contatti con ricercatori italiani e stranieri, con sperimentatori, con dilettanti; con tutti noi dell'AIR, o per lo meno con coloro che, in grado di capire e seguire i suoi studi, erano in grado di procurarsi o costruire la strumentazione necessaria.

Senza retorica ma sicuramente con tanto rimpianto per il professor Mognaschi, prematuramente scomparso nell'anno 2006, l'AIR ha ripubblicato alcuni suoi articoli sui precursori elettromagnetici dei sismi.

Qui oltre trovare il link per un articolo a colori, curato da Piero Castagnone: un articolo che è allo stesso tempo un prodromo ed una sintesi per altri suoi scritti, conservati presso la sua Università, l'Ateneo di Pavia.

La riproposizione di questo articolo è quindi dedicata alla memoria del compianto Professor Ezio Roberto Mognaschi che, in qualità di socio dell'AIR, ha partecipato con grande impegno alla vita associativa, oltre a contribuire, con articoli scientifici di notevole interesse, alla pubblicistica promossa dall'AIR.

Questo articolo era già apparso in un inserto allegato al mensile Radiorama N. 10 del 1998; l'immagine del titolo è stata elaborata in quella occasione, cioé nel 1998: il suo soggetto appare oggi inquietante, se non dolorosamente premonitore.


 
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